Parto traumatico: come capire se c’è stata malasanità

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Il momento del parto dovrebbe rappresentare la nascita non solo di un figlio, ma anche di una nuova serenità. Tuttavia, in alcuni casi, il parto si trasforma in un evento traumatico, con conseguenze fisiche ed emotive per la madre, il neonato o entrambi. Parto traumatico: come capire se c’è stata malasanità è una domanda che molte famiglie si pongono quando qualcosa è andato storto. Ma quali sono gli elementi per riconoscere un errore medico durante il parto? E quali sono i diritti di chi lo subisce?

Cos’è un parto traumatico e quando può configurarsi la malasanità

Il parto traumatico si verifica quando l’evento del parto causa lesioni gravi o permanenti alla madre o al neonato. Può trattarsi di lacerazioni profonde, emorragie, paralisi ostetriche (come la paralisi di Erb), encefalopatie neonatali da asfissia perinatale, fratture o danni cerebrali al bambino. Tali esiti possono derivare da circostanze naturali, ma in molti casi sono legati a condotte mediche inappropriate, ritardi, negligenze o mancate diagnosi.

In Italia, la responsabilità sanitaria è regolata dalla Legge Gelli-Bianco (L. 24/2017), che ha introdotto importanti novità in tema di colpa medica e risarcimento del danno. Secondo la legge, in caso di danno da parto, il medico o la struttura sanitaria possono essere ritenuti civilmente responsabili se si prova che la condotta tenuta è stata inadeguata rispetto alle linee guida cliniche e ai protocolli scientifici consolidati.

Parto traumatico: come capire se c’è stata malasanità nei tempi e nelle modalità dell’intervento medico

Uno degli aspetti centrali per comprendere se si è vittime di malasanità durante il parto è l’analisi del comportamento medico in relazione al decorso clinico. La giurisprudenza italiana ha più volte chiarito che è responsabilità della struttura ospedaliera garantire:
• Il corretto monitoraggio del travaglio (tracciato cardiotocografico)
• L’adeguato riconoscimento dei segnali di sofferenza fetale
• La tempestiva decisione su cesareo urgente o forcipe
• Il rispetto del consenso informato e della dignità della paziente

Quando vi è stato un ritardo ingiustificato nell’intervento, una diagnosi errata o una condotta medica negligente, si può parlare di responsabilità sanitaria. In questo contesto, parto traumatico: come capire se c’è stata malasanità diventa il primo passo verso la tutela dei propri diritti.

Come si prova la malasanità in caso di danni da parto

La prova della malasanità non è sempre immediata. Serve un’attenta ricostruzione del percorso clinico tramite:
• Acquisizione della cartella clinica completa (diritto del paziente ex art. 22 Codice Deontologico Medico)
• Valutazione tramite perizia medico-legale
• Confronto con le linee guida scientifiche applicabili al caso specifico

L’art. 7 della Legge Gelli-Bianco prevede che, in ambito civile, la responsabilità contrattuale della struttura sanitaria implica l’onere della prova a suo carico: sarà quindi l’ospedale a dover dimostrare di aver agito secondo diligenza. Al contrario, il paziente dovrà solo provare l’esistenza del danno e il nesso di causalità.

La Cassazione ha stabilito più volte che, in presenza di esiti lesivi al neonato o alla madre, la struttura è tenuta a risarcire sia i danni patrimoniali (costi medici, assistenza) sia i danni non patrimoniali (danno biologico, morale, esistenziale).

Cosa puoi fare concretamente se sospetti un errore medico durante il parto

Se hai vissuto un’esperienza traumatica in sala parto, e temi che vi sia stata una condotta medica scorretta, il primo passo è agire con consapevolezza. È fondamentale:
1. Richiedere tutta la documentazione clinica
2. Rivolgersi a uno studio legale specializzato in malasanità
3. Attivare una consulenza medico-legale preventiva
4. Valutare l’opportunità di procedere per il risarcimento danni

Non sei sola: ogni anno in Italia vengono riconosciuti centinaia di casi di responsabilità ostetrica, con risarcimenti anche molto consistenti, soprattutto nei casi in cui il neonato abbia riportato invalidità permanenti.

Conclusione

Comprendere se sei vittima di malasanità durante il parto è il primo passo per tutelare i tuoi diritti e quelli di tuo figlio. Parto traumatico: come capire se c’è stata malasanità non è solo un interrogativo, ma una strada concreta che può portare a giustizia e risarcimento.

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